Ancora una suggestiva lirica del socio poeta Daniele Biagioni per la rassegna “La Scrittura Cura”

Il respiro di Pan

Tra le antiche pietre sfiorate
dal sole del Mediterraneo
i sussurri degli dei antichi
ancora fanno capolino.

Parlano della resurrezione
del respiro immenso di Pan *
e del punto in cui il cielo
può davvero unirsi al mare.

Li sento raccontare storie
nei secoli abbandonate
dei ciclopi saggi artefici
di questi templi megalitici.

E mi par persino di scorgerli
muovere le odorose erbe
sullo sfondo di colori puri
sottratti al nostro quotidiano.

In questo luogo il tempo non è
che un semplice presentimento
possibile da ignorare
intuendo l’immortalità.

Dalla raccolta di poesie “Non conoscevo le zagare”, Edizioni Il Fiorino, Modena 2014.

Nota dell’Autore: Pan è il Dio greco della natura; Plutarco nel suo “De defectu oraculorum” racconta di come Pan sia stato l’unico dio a morire. 

Daniele Biagioni

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Immagine: 

Selinunte, 2014 (Foto Daniele Biagioni)

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